Il suolo e l'ambiente
Un suolo sano fornisce una serie di servizi multipli per l'ambiente: i cosiddetti servizi ecosistemici. Le diverse caratteristiche del suolo sottendono questi servizi e, in virtù di questo, sono oggetto di un numero crescente di studi negli ultimi anni, poiché il suolo svolge un ruolo cruciale nella tutela dell’ambiente, la mitigazione al cambiamento climatico e per la salute dell’uomo.
Le proprietà pedologiche nel loro insieme forniscono quindi un'informazione complessa sulla qualità del suolo e sulla capacità di fornire servizi ecosistemici.
La gestione sostenibile del suolo è fondamentale per le tre Convenzioni principali delle Nazioni Unite che riguardano la biodiversità (UNCBD), i cambiamenti climatici (UNFCCC) e la lotta alla desertificazione (UNCCD). Nel contesto agronomico, la salute del suolo è direttamente influenzata dalle pratiche di gestione (DeFries et al., 2004). L’utilizzo e la gestione sostenibile del suolo sono al centro di una bioeconomia sostenibile a sostegno delle attività agricole. In questo contesto, l’implementazione di pratiche agricole eco-sostenibili contribuisce fortemente a contenere il fenomeno di degradazione del suolo ormai diffuso, che produce effetti negativi per il comparto economico e produttivo.
Nel progetto valuteremo come l’introduzione di pratiche agricole sostenibili influenza le proprietà intrinseche del suolo attraverso un monitoraggio nel tempo dei principali parametri chimici fisici e biologici.
I dati raccolti ed elaborati saranno utili per calcolare alcuni dei servizi ecosistemici dei suoli nelle tre aziende partner del progetto.
Il suolo ospite di biodiversità
Gli ecosistemi come il suolo, prosperano grazie alle complesse interazioni tra più specie, ognuna delle quali ha un ruolo importante nel mantenimento dell'equilibrio ecologico. Maggiore è la diversità degli organismi del suolo, maggiore è la resilienza, la produttività e il funzionamento dell'ecosistema del suolo. La componente biologica del suolo (macro-meso e micro fauna) contribuisce in modo sostanziale alla decomposizione della materia organica e a regolare i cicli dei principali elementi nutritivi migliorando di conseguenza la produttività primaria.
La biodiversità del suolo è essenziale per la qualità della produzione di materie prime ma è anche strettamente legata alle attività umane. La perdita di habitat dovuta al cambiamento d'uso, al sovrasfruttamento, alla gestione intensiva del suolo e all'inquinamento del suolo (FAO 2019) causa la perdita di biodiversità. Purtroppo, non esiste un consenso a livello mondiale su uno schema di monitoraggio della biodiversità del suolo.
In ambiente Mediterraneo viene largamente utilizzato l'indice di qualità biologica del suolo (QBS_ar) proposto nel 2001 e poi pubblicato nel 2005 dal Prof. Parisi dell’Università di Parma.
Questo indicatore si basa sullo studio dei micro-artropodi presenti nel suolo e sul presupposto che un suolo sano e ben conservato ospita un elevato numero di gruppi funzionali bene adattati alla vita edafica (dal greco edafos = suolo ).
Negli anni questo approccio allo studio della biodiversità del suolo ha dato risultati interessanti e replicabili anche per il monitoraggio aziendale in quanto sensibile a diversi usi del suolo, pratiche di gestione, ambienti, condizioni climatiche (Gardi et al., 2002, Menta et al., 2018).
Indicatore scelto per la Biodiveristà del suolo : microatropodi
Il suolo riserva di carbonio
Il suolo costituisce la più grande riserva di carbonio organico negli ecosistemi terrestri (Montanarella et al 2012). E’“la Cenerentola “dei cambiamenti climatici, in quanto oggi rispetto al passato, ha assunto la giusta rilevanza per il suo potenziale mitigativo in ambito agricolo e forestale.
Attraverso la decomposizione della materia organica (foglie, rami, radici) il carbonio viene sequestrato nel suolo con tempi e modalità dipendenti da fattori fisici, chimici e biologici che controllano l'attività dei microrganismi e della fauna del suolo. Gli apporti di carbonio al suolo sono determinati dalla quantità e dalla distribuzione della produzione primaria, dal ciclo di vita della vegetazione e dalle aggiunte di sostanza organica esogena (ad esempio, compost, letame). Pertanto, le pratiche agricole che aumentano la produzione primaria netta e/o restituiscono al suolo una porzione maggiore di materiali vegetali, e rallentano o impediscono la perdita di carbonio organico da parte del suolo, hanno il potenziale di aumentare gli stock di carbonio nel suolo.
Indicatore scelto: C organico
Il suolo riserva di acqua
La capacità del suolo di immagazzinare acqua e nutrienti può assicurare l'apporto continuo dalle piante per periodi più o meno lunghi senza alcun apporto esterno (riserva di acqua). Inoltre il suolo rappresenta un mezzo tampone ad alta capacità della biosfera che, entro certi limiti, può moderare i vari stress causati da fattori ambientali (temperature estreme; eventi idrologici estremi: inondazioni, ristagni d'acqua, siccità) e/o dalle attività umane.
Le pratiche di gestione sostenibile che aumentano il sequestro di SOC permettono nel tempo, grazie soprattutto a un graduale miglioramento della struttura dei suoli, di aumentare la capacità di trattenere l’acqua nei micro e macropori del suolo, mettendo a disposizione la risorsa idrica per le colture e permettendo un notevole risparmio di acqua
Il maggiore stoccaggio di sostanza organica nei suoli si declina anche nella maggiore resilienza verso i fenomeni estremi quali piogge torrenziali, che sempre più spesso provocano nel panorama toscano allagamenti, smottamenti e frane, o solo estesi fenomeni di ruscellamento superficiale con ingenti perdite di suolo.
Indicatore scelto: BUF, filtering and buffering; WAS, water storage
References
- DeFries, R. S., Foley, J. A., & Asner, G. P. (2004). Land‐use choices: Balancing human needs and ecosystem function. Frontiers in Ecology and the Environment, 2(5), 249-257.
- Gardi, C., Tomaselli, M., Parisi, V., Petraglia, A., & Santini, C. (2002). Soil quality indicators and biodiversity in northern Italian permanent grasslands. European Journal of Soil Biology, 38(1), 103-110.
- Menta, C., Conti, F. D., Pinto, S., & Bodini, A. (2018). Soil Biological Quality index (QBS-ar): 15 years of application at global scale. Ecological Indicators, 85, 773-780.
- Montanarella, L., & Vargas, R. (2012). Global governance of soil resources as a necessary condition for sustainable development. Current opinion in environmental sustainability, 4(5), 559-564.